- ABRASIONE PLEURICA |
- pleurodesi tramite iniezione di talco sterile ( TALCAGGIO ) |
- PLEURECTOMIA PARZIALE |
Modernamente il trattamento chirurgico del PNX viene effettuauo
in video-toraco-scopia (VTS) con metodica
mininvasiva.
La videotoracochirurgia rappresenta infatti il gold standard
nel trattamento del pnx spontaneo primitivo.
Condizione importante per l’effettuazione dell’intervento
è
che il polmone si collassi completamente o in gran parte. L’intervento
è eseguito in anestesia generale con tubo endotracheale a due vie
per escludere la ventilazione del polmone ove ha sede il PNX.
La tecnica consiste nei tempi seguenti:
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posizionamento del paziente in decubito obliquo con l’arto superiore corrispondente iperabdotto in senso craniale |
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incisione di circa 12 mm nel 5° spazio intercostale sull’ascellare anteriore e introduzione di un port attraverso il quale verrà inserita l’ottica operativa |
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incisione di circa 5 mm sul 2°-3° spazio intercostale sull’emiclaveare, introduzione di un port (accesso per pinze da presa, forbici, aspiratori, elettrocoagulatori… |
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incisione di circa 12 mm sul 6°-7° spazio intercostale sulla ascellare media, introduzione di un port (accesso per pinze o eventuale endo GIA) |
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ispezione del polmone: se il polmone non è perfettamente collassato per la presenza di aderenze si provvederà a lisare le stesse con l’uso di forbici e a coagulare le eventuali emorragie |
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quando il polmone sarà completamente staccato dalla pleura parietale, l’anestesista provvederà a ventilarlo parzialmente in modo da evidenziare bolle o lacerazioni |
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le bolle devono essere legate alla base (endo-loop) o suturate (endoGIA) |
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pleuroabrasione con tampone abrasivo fino a vedere una tenue soffusione emorragica |
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eventuale talcaggio |
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posizionamento di un drenaggio pleurico |
Abradere la superficie pleurica significa indurre con
mezzi meccanici un coalito tra i due foglietti, viscerale e parietale,
elidendo il cavo pleurico.
Consiste nell’asportare con mezzi meccanici lo strato
superficiale mesoteliale della pleura parietale; la viscerale aderirà
a tali aree cruentate, dando luogo alla formazione delle sinechie cicatriziali
che impediscono il collasso del polmone in caso di recidiva del pnx.
Caso clinico
1
Viene descritto un caso di pnx spontaneo refrattario
trattato con resezione per via videotoracoscopica della bolla enfisematosa.
La paziente, di sesso femminile e dell'età di
72 anni, era affetta da circa 3 anni da episodi ricorrenti di pnx spontaneo
di gravità via via maggiore; l'ultimo episodio era del tutto refrattario
alla terapia con drenaggio della cavità pleurica e pertanto si poneva
l'indicazione alla esplorazione chirurgica della cavità stessa.
L'obiettivo era quello di identificare la causa precisa dello spandimento
aereo e di trattare la malattia in modo definitivo mediante resezione della
bolla enfisematosa o, nel caso non fosse stata identificabile la sede della
fuga d'aria, con una pleuroabrasione ed eventuale talcaggio.
Caso clinico
2
Viene descritto un caso di pnx spontaneo recidivante
e refrattario alla convenzionale terapia di drenaggio.
Il paziente di sesso maschile, e 30 anni d'età,
ha manifestato tre episodi di pnx spontaneo; tutti gli episodi sono stati
trattati con il semplice drenaggio della cavità pleurica. L'ultimo
episodio di pnx è stato di tipo ipertensivo con modico sbandieramento
del mediastino. Con queste premesse si pone indicazione all'intervento
di esplorazione del cavo con eventuale pleuroabrasione in vts.
Di seguito vengono riportate le
immagini più significative dell'intervento: le didascalie compaiono
puntando sull'immagine e lasciando il mouse fermo per qualche secondo.
(alcune immagini arrivano ad occupare 1,2 M, pertanto il caricamento
può essere oltremodo lungo in caso di connessione lenta)
Discussione
Le tecniche descritte sono di esecuzione piuttosto semplice
e prive di particolari complicazioni sia durante l'esecuzione sia nel periodo
postoperatorio. Segnaliamo un caso di sindrome di Claude Bernard Horner
comparso, in un paziente di 16 anni, dopo un intervento di pleuroabrasione
con talcaggio. La sindrome di CBH è una complicanza che non è
mai stata riportata in letteratura come sequela di una pleuroabrasione.
In effetti bisogna constatare come il traumatismo meccanico, nel caso specifico,
sia stato sufficiente a provocare una lesione del ganglio o delle fibre
che da esso si dipartono.
Del tutto diverso è il caso di comparsa di una
sindrome CBH quando viene utilizzato, nelle vicinanze del ganglio o delle
fibre che da esso si dipartono, il bisturi elettrico; in questo caso le
correnti vaganti e disperse possono provocare lesioni a distanza dal punto
diretto di applicazione e pertanto possono spiegare l'insorgenza di questa
sindrome.
Gli interventi chirurgici sono stati praticati dal Prof. M. Taviani e dal Dr. P. Diviacco. |
La pagina è stata realizzata dal Dr. P. Diviacco con la collaborazione di Marina Plos, studentessa della facoltà di Medicina e Chirurgia, e la supervisione del Prof. M. Taviani. |