La storia della simpaticectomia toracica nell'iperidrosi palmare | |||||||||||||||||||||||||||||
L’iperidrosi palmare primaria è un’eccessiva sudorazione che si manifesta
solitamente fin dalla giovane età ed è responsabile di gravi disagi
nell’ambito della vita sociale e professionale. Nonostante l’etiologia non sia ancora del tutto conosciuta, sembra derivare da un aumento anomalo degli impulsi nervosi che determinano la liberazione di acetilcolina da parte delle fibre nervose del sistema simpatico connesse alle ghiandole sudoripare. Nei casi resistenti alla terapia medica l’intervento di simpaticectomia chirurgica è l’unica strada percorribile per offrire un concreto aiuto ai pazienti. Sono stati descritti svariati tipi di intervento a cielo aperto. Negli ultimi anni, sono stati sostituiti da quelli con accesso toracoscopico che si è imposto come "gold standard". Grazie all’avvento della chirurgia toracoscopica la simpaticectomia toracica è diventata oggi di facile e rapida esecuzione. |
|||||||||||||||||||||||||||||
Cenni storici | |||||||||||||||||||||||||||||
Il primo intervento chirurgico
sulla catena simpatica cervicale venne portato a termine già nel 1889
e nelle decadi seguenti fu proposto per svariate affezioni. Nel 1920
l’indicazione a questo tipo di intervento venne ristretta poiché era
stato chiarito che solo i pazienti con iperidrosi, vasospasmo e angina
potevano trarre beneficio dalla sotto stellectomia (termine che nel
frattempo era stato coniato per identificare questo intervento); venne
anche chiarito che per ottenere la denervazione completa dell’arto superiore
era necessaria la rimozione di parecchi gangli toracici del distretto
superiore. Negli anni successivi sono state proposte diverse tecniche
chirurgiche di simpaticectomia mirata all’arto superiore. Negli anni
40 alcuni chirurghi tentarono la rimozione della catena simpatica mediante
un accesso toracoscopico che era stato descritto nel 1910 da Jacobaeus.
L’accesso toracoscopico, documentato in letteratura da Kux nel 1954,
non ebbe una grande diffusione fino al 1980. In quegli anni l’interesse
dei chirurghi per le tecniche mini-invasive andò aumentando e la simpaticectomia
per via toracoscopica divenne una tecnica ampiamente diffusa.
Negli stessi anni venivano segnalate le complicanze di questo intervento. In particolare la sindrome di Claude Bernard Horner e la sudorazione recidivante e compensatoria erano specifiche rispettivamente di errori di tecnica e di una malattia non ben inquadrata dal punto di vista fisiopatologico. Col passare degli anni e con l’affinamento delle conoscenze l’intervento venne mirato e ristretto ai gangli T2-T3-T4 riducendo praticamente a zero i rischi indicati prima. Nell’ultimo decennio le tecniche mininvasive hanno conquistato un ampio consenso e la toracoscopia è diventata possibile in molti centri anche minori. |
|||||||||||||||||||||||||||||
Una storia travagliata | |||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1852 Claude Bernard
e Brown Sequard descrissero il ruolo del sistema simpatico nel controllo
della circolazione. A queste informazioni si aggiunsero nel 1889 quelle
riguardanti l’anatomia del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) ad opera di
Gaskell e Langley. La tabella indica schematicamente l'estensione degli interventi proposti nel corso degli anni dai chirurghi che si sono interessati al problema: |
|||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||
Un numero così
elevato di proposte indica che (a) il consenso su di un tipo di intervento
non era così chiaro e automatico e (b) che l'interesse per questa
affezione è molto forte. In questo caso le tante proposte non
devono disorientare o preoccupare, ma al contrario possono essere un
elemento di sicurezza e di garanzia che le attuali proposte terapeutiche
sono ben ponderate e consolidate da anni di pratica. |
|||||||||||||||||||||||||||||