La terapia chirurgica
a cielo aperto |
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CENNI STORICI
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La chirurgia del simpatico
toracico nell’iperidrosi del cavo ascellare e palmare ha ricevuto
un nuovo impulso negli anni '80 con l’avvento della chirurgia toracoscopica
che ha trasformato l’intervento chirurico tradizionale, a cielo aperto,
in un intervento di minore entità. Per via toracoscopica è diventato
un intervento di facile e rapida esecuzione, il ricovero è più breve
e così pure la convalescenza. I risultati estetici sono ottimi.
Prima dell’avvento della toracoscopia, la chirurgia
dell’iperidrosi si avvaleva di accessi toracici anteriori o posteriori
che comportavano l’apertura chirurgica della parete toracica fino
alla pleura per un tratto, in media, di 10 cm. L’incisione praticata
sulla parete toracica posteriore comportava anche l’asportazione di
due articolazioni condro-costali per l'ablazione di un segmento simpatico
comprendente due gangli (solitamente il 2° e il 3° ganglio toracico).
Questo intervento, noto anche con l’eponimo di intervento di Adson
- Smithwitch, era il più praticato. |
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Schema 1
Rappresentazione schematica del tratto di catena gangliare da asportare.
Il tratto indicato corrisponde ai segmenti T2 e T3. |
Schema 2
Sono rappresentati gli accessi usati più di frequente. L’accesso secondo
Morone non si presta agli interventi bilaterali, mentre quello di
Adson, se praticato sulla linea mediana, consente una buona esposizione
di entrambi i lati. |
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Di seguito vengono riportate
le immagini più significative di alcuni casi clinici: le didascalie
compaiono puntando sull'immagine e lasciando il mouse fermo
per qualche secondo.
(alcune immagini arrivano ad occupare
1,2 M, pertanto il caricamento può essere oltremodo lungo
in caso di connessione lenta) |
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NOTE DI TECNICA
CHIRURGICA A CIELO APERTO |
Le tecniche a cielo
aperto a disposizione fino all'avvento dell'ETS comprendevano interventi
per via: |
via di accesso |
autore |
paravertebrale |
White |
sopraclaveare |
Telford |
ascellare trans-pleurica |
Atkins |
ascellare extra-pleurica |
Roos |
posteriore extra-pleurica |
Smithwitch |
anteriore trans-pleurica |
Gask e Roos |
toracotomia anteriore |
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Praticamente abbandonate
le altre vie di accesso, attualmente l’alternativa chirurgica è rappresentata
dalla denervazione secondo Telford contro quella secondo Atkins. Entrambe
le tecniche sono valide e possiedono aspetti positivi e negativi.
Per quanto riguarda la metodica con incisione paravertebrale
(ideata nella prima metà del secolo da White) ha un interesse puramente
storico in quanto ormai ampliamente superata.
Negli interventi chirurgici tradizionali dopo la incisione
della parete toracica il simpatico si trovava subito al di sopra della
pleura. Una lesione accidentale della pleura comportava un pneumotoraceda
trattare mediante la semplice aspirazione con un drenaggio da mantenere,
in media, per 12 ore.
Di seguito descriviamo un caso operato alla fine degli
anni '70 attraverso un accesso posteriore extra-pleurico (Adson -
Smithwitch). E' stata pratica l'asportazione di T2 e di T3.
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intervento praticato per via "open" |
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Commenti |
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L’intervento descritto (Adson - Smithwitch) garantisce una ottima visibilità
in quanto il campo operatorio è più ampio rispetto alla tecnica di
Telford e di Atkins, questo inoltre permette di estendere la resezione
fino a T4 e T5. Si tratta di una denervazione pre- e post-gangliare
che non richiede l’apertura del cavo pleurico con conseguente formazione
di un pneumotorace che allunga notevolmente i tempi di intervento
ed il decorso postoperatorio. E' possibile operare la forme bilaterali
in un solo tempo. Dal punto di vista funzionale i risultati sono soddisfacenti
in quanto la cicatrice si trova sulla linea mediana fuori dalle linee
di trazione oblique. L’effettiva convenienza delle metodiche "a cielo
aperto" è stata spesso messa in dubbio da molti chirurghi che hanno
posto l’accento sulla difficoltà della tecnica e sulla effettiva necessità
di sottoporre i pazienti ad un intervento, moderatamente invasivo
e non scevro di rischi, per trattare un disturbo che comunque non
influisce sulla sopravvivenza. Non bisogna inoltre sottostimare l’aspetto
estetico del problema. L’intervento di simpaticectomia toracica nasce
come intervento di tipo essenzialmente plastico; questo significa
che una tecnica chirurgica in grado di trattare l’affezione in maniera
efficace, ma che residua con una cicatrice visibile non è la tecnica
migliore. Sono state queste osservazioni a spingere verso la ricerca
di nuove tecniche chirurgiche che risultassero meno invasive, più
semplici e più sicure. |
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