Anatomia
della Via Biliare e pitfalls della VLC
La conoscenza dell'anatomia della colecisti e della via
biliare (VB) è imprescindibile per poter praticare un intervento
con la sicurezza. I principali pitfalls sono provocati da una mancata conoscenza
anatomica o da una interpretazione erronea a causa del sovvertimento anatomico
provocato dalla flogosi o da altre cause.
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Schema 1
La colecisti può essere divisa in 4 porzioni
(1) fondo, (2) corpo, (3) infundibolo e (4) collo. Il
collo si continua con il (5) dotto cistico. |
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Schema 2
La variabilità con cui il dotto cistico si inserisce
sulla VB principale è notevole. Si possono individuare le seguenti
situazioni: 1 dotto cistico parallelo alla VB per un tratto più
o meno lungo; 2 dotto cistico che incrocia la VB principale anteriormente
con sbocco sulla sinistra; 3 dotto cistico che incrocia la VB principale
posteriormente con sbocco sulla sinistra; 4 dotto cistico corto con colecisti
ipotrofica o atrofica; 5 dotto cistico corto con il collo colecistico fuso
con la VB; 6 dotto cistico lungo con sbocco nella via biliare basso o anche
nella papilla. |
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Schema 3
Principali varianti anatomiche di origine e decorso dell'arteria
cistica: 1 l'arteria cistica origina dall'arteria epatica destra e incrocia
la VB posteriormente (74 %); 2 l'arteria cistica origina dall'arteria epatica
sinistra e incrocia la VB anteriormente (20 %); 3 l'arteria cistica origina
dall'arteria gastroduodenale e incrocia la VB anteriormente (2 %); 4 l'arteria
cistica origina dall'arteria epatica sinistra e incrocia la VB anteriormente;
5 l'arteria cistica con origine dall'arteria gastroduodenale, incrocio
posteriore e decorso ricorrente dal collo verso il fondo e da qui verso
il collo; tutte queste varianti possono essere fra loro combinate a formare
casi intermedi (2 %). |
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Schema 4
Il drenaggio linfatico della colecisti. 1 linfonodo del
cistico; 2 linfonodo di Morgagni; 3 linfonodi pancreatico-duodenali superiori;
4 linfonodi pancreatico-duodenali posteriori; 5 dotto epatico comune; 6
dotto coledoco. Le freccie indicano i principali flussi linfatici. |
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Schema 5
La figura mette in evidenza (in rosso) il triangolo epatocistico,
formato da colecisti e dotto cistico a destra, dotto epatico comune a sinistra
e margine epatico superiormente; una porzione del precedente forma il triangolo
di Calot (1891), che è formato dalle stesse strutture laterale e
mediale del precedente, ma con limite superiore rappresentato dall'arteria
cistica (in blù). L'area di Moosman è definita da una circonferenza,
di circa 30 mm di diametro, centrata all'angolo tra dotto epatico comune
e dotto cistico. |
Come si evince da questi schemi la variabilità
anatomica è marcata; spesso il quadro anatomico è reso ancora
più complesso dalla flogosi o da situazioni di sclerosi cicatriziale
esito di pregresse flogosi. In queste condizioni l'intervento diventa ad
alto rischio di lesione della VB. Circa il 2-7 % delle VLC sono complicate
da una lesione della via biliare (rispetto a circa 1,5-2 % degli interventi
di colecistectomia praticati a cielo aperto); si tratta di una percentuale
molto elevata se si considera che la malattia di base è del tutto
benigna e che gli esiti a distanza dopo una lesione della VB sono abbastanza
invalidanti.
Molti interventi vengono invece convertiti per una emorragia
arteriosa che improvvisamente inonda il campo operatorio. Queste emorragie,
di solito di modesta entità se l'intervento viene convertito in
tempi ragionevoli, provengono da rami dell'arteria cistica che non sono
stati adeguatamente identificati e isolati. Spesso durante queste emorragie
vengono posizionate clips emostatiche in situazioni di scarsa visibilità
aumentando in questo modo il rischio di lesionare la VB.
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