Vengono qui di seguito elencate le principali indicazioni
e controindicazioni all’esecuzione di una colangiografia intraoperatoria
durante VLC.
indicazioni alla colangiografia
intraoperatoria durante VLC
- dilatazione della VB - microlitiasi della colecisti con sospetta migrazione nella VB - sovvertimento anatomico con difficoltà a identificare gli elementi della VB |
GENERALITA’
Sono del tutto sovrapponibili a quanto descritto per
la VLC.
Il paziente viene posto supino, con arti inferiori addotti
su un letto operatorio radiotrasparente. Il primo operatore si pone a sinistra.
PREPARAZIONE DEGLI ACCESSI
Identica a quanto descritto per la VLC. Un quinto accesso
sottocostale destro è necessario per introdurre il catetere colangiografico.
Questo accesso può essere anche molto piccolo (ago da 14-16G di
un kit da accesso venoso centrale in V. succlavia).
ISOLAMENTO DELLE STRUTTURE AL TRIANGOLO DI CALOT
Identica a quanto descritto per la VLC.
Si posiziona, quindi, una clip in prossimità dell’infundibulo
e si seziona parzialmente il cistico, con le forbici, in direzione della
VB.
Si procede dunque ad inserire nel cistico il catetere
colangiografico. Se non è disponibile un kit
specifico per colangiografia intraoperatoria in VL, si può ricorrere
a un catetere venoso da succlavia con guida di Seldinger. Se si opta per
il catetere venoso, la manovra di introduzione può essere resa più
agevole se non si ritira la guida metallica. Si deve porre molta cura ad
eliminare accuratamente tutte le bolle d’aria dal catetere. Segue l’iniezione
del mezzo di contrasto iodato e la ripresa dei radiogrammi. Ritirato il
catetere, si chiude il moncone del cistico con due clips e lo si seziona
del tutto.
Figura 1
Il palpatore viene passato posteriormente al cistico
analogamenete a quanto viene fatto il corso di una VLC; la freccia indica
il cistico.
Figura 2
Con il dissettore il cistico deve essere liberato posteriormente
per un tratto di almeno 1.5-2 cm; la freccia indica il cistico.
Figura 3
Nella fase successiva vengono posizionate le clips sul
cistico.
Figura 4
Si deve controllare che la clip sia stata posizionata
correttamente.
Figura 5
Sono state posizionate due clips sul cistico immediatamente
al di sotto dell’infundibolo e altre tre sull’arteria cistica.
Figura 6
Viene utilizzato un catetere venoso da succlavia. Il
catetere, molto flessibile, è reso più rigido lasciando al
suo interno la guida di Seldinger. La freccia indica il cistico.
Figura 7
Il catetere viene mantenuto in posizione con una pinza
da presa. Bisogna evitare di serrare a fondo la pinza per non occludere
il catetere. A questo punto è possibile l’iniezione di mezzo di
contrasto e l’esecuzione dei radiogrammi. La freccia indica il cistico.
Figura 8
Dopo la rimozione del catetere vengono posizionate due
clips sul moncone prossimale del cistico.
Figura 9
Sono visibili due clips sul moncone prossimale del cistico
(A) e altre due sul moncome distale. L’arteria cistica è chiusa
tra tre clips (B).
Questa tecnica che abbiamo descritto è quella che
utilizziamo normalmente nella pratica clinica quotidiana. Nei primi anni
90 abbiamo utilizzato un approccio chirurgico simile, ma cateteri semirigidi
introdotti dal trocar sinistro da 5 mm.
Figura 10
Una tecnica che abbiamo utilizzato prevedeva l'uso di
un catetere semirigido introdotto dal port sottocostale di sinistra. Il
catetere semirigido si presta bene alla manipolazione, con angolatura di
circa 90°, necessaria a raggiungere il cistico.
Figura 11
La tenuta tra cistico e catetere è assicurata
da una pinza con presa morbida.
Figura 12
Dopo aver eseguito l'esame radiografico si chiude il
cistico con una clip metallica mentre si sfila il catetere semirigido.
All'epoca non esistevano ancora in commercio le pinze Multifire monouso
e le clips in titanio venivano posizionate singolarmente con una pinza
riutilizzabile.
Figura 13
Sono visibili due clips: una sul moncone prossimale del
cistico e un'altra sul moncome distale.
Figura 14
Molto simile alla precedente è la tecnica che
utilizza un catetere con punta olivare; nell'immagine si può apprezzare
la punta olivare in parte inserita nel cistico parzialmente sezionato.
Si procede dunque con le fasi già descritte per la VLC.
DISSEZIONE DAL LETTO EPATICO
Identica a quanto descritto per la VLC.
ESTRAZIONE DELLA COLECISTI
Identica a quanto descritto per la VLC.
MANOVRE FINALI
Identiche a quanto descritto per la VLC. E’ comunque
consigliabile posizionare un drenaggio per drenare lo scarso materiale
residuo.
COMPLICANZE
Identiche a quanto descritto per la VLC. Le complicanze
specifiche alle manovre colangiografiche sono relative ai danni che si
possono provocare forzando il catetere nella via biliare. Inoltre l’iniezione
ad alta pressione del mezzo di contrasto può scatenare reazioni
pancreatitiche.
complicanze della colangiografia
intraoperatoria
- lesioni della VB - colangite - pancreatite |
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